Dopo l’ultimo incontro di CIGL CISL E UIL con il Direttore regionale dell’INPS e il suo Staff Tecnico finalmente si inizia a vedere qualche risultato.
Dall’incontro era emerso che per due grossi enti di formazione quali l’ENFAGA e ANFE Regionale, gli uffici di Palermo, non riuscivano a leggere i files CSV. Mentre per altri enti veniva già respinta la richiesta per il superamento delle 26 settimane concedibili.
Al fine di risolvere nel più breve tempo possibile la causa ostativa che impediva il pagamento di ENFAGA e ANFE l’istituto previdenziale ha optato la soluzione di fare ricaricare il file CSV direttamente dalla sede centrale di ROMA.
A quel tavolo inoltre le OO.SS hanno chiesto un elenco di tutti gli enti cui non era stata accolta la richiesta al fine di poterli contattare e di avviare i relativi ricorsi. L’elenco, ancorché richiesto e sollecitato ad oggi non è stato consegnato.
Per ciò che riguarda l’ENFAGA, l’INPS di Palermo ha già disposto i pagamenti per i primi tre mesi del FIS con valuta 9 giugno p.v mentre per l’ANFE Regionale li file CSV è stato elaborato e caricato negli archivi dell’istituto a cura dell’INPS di Roma; dunque l’Inps di Palermo da domani potrà adottare la delibera e conseguentemente i pagamenti dei primi tre mesi.
La UIL scuola non si ritiene per niente soddisfatta dalla lentezza con la quale l’istituto istruisce le pratiche . Forse ha dimenticato che il FIS è un ammortizzatore sociale è come tale, interviene in sostituzione della mancata retribuzione durante i periodi di sospensione del rapporto di lavoro e che i lavoratori degli enti di formazione richiedenti il beneficio, in larga parte, vivono senza sostegno al reddito dal 1 gennaio 2016.
La Uil Scuola continuerà a pressare presso le direzioni dell’Istituto al fine di ridurre al minimo l’erogazione dell’ammortizzatore e seguendo passo dopo passo l’istruttoria delle pratiche.
A tal fine la UIL Scuola chiederà un ulteriore incontro con la Direzione Provinciale di Palermo, ma non esiterà, in assenza di comprovati motivi, di porre iniziative pesanti nei confronti dei responsabili che causano insostenibili ritardi ad un anno dall’ istituzione dell’ammortizzatore.
(A.P)